Nuovi e Anzianotti… gruppo

Sfrutto il primo articolo dopo il black-out di qualche giorno per parlare di un problema che ultimamente mi sta facendo un po’ pensare… è passata l’una e mezza di notte e sono qui al PC a chiedermi come mai è così difficile mantenere insieme un gruppo di persone.

In passato, era il 1993, iniziai l’avventura del braccio di ferro con una coppia di fratelli Andrea ed Alessandro Fabrizi.
Avete presente un foglio bianco?? Ecco per noi il braccio di ferro era esattamente questo, non sapevamo nulla, di tecniche, di allenamento, di tavolo, NIENTE di NIENTE…
Se la genetica premiava i 2 fratelli, io arrancavo parecchio ma nonostante le varie sberle che soprattutto io andavo a prendere in giro per il nord-italia, MAI e POI MAI mi è venuto in mente di mollare…

Ora sono qui, con parecchi capelli bianchi sulla testolina… che mi vedo ogni mercoledì sera con un gruppo di ragazzi, giovani e di belle speranze, alcuni dei quali molto presi da questo sport…. mi rendo conto che al contrario di quello che è successo a me, loro hanno qualcuno a cui chiedere informazioni, hanno il web a disposizione, hanno molte più gare a disposizione per fare esperienza…….. ma nonostante tutto questo BEN DI DIO mi rimane molto difficile mantenere una certa costanza nelle presenze, sembra che il mondo attorno a noi abbia veramente troppe “alternative” ad uno sport duro e che ti mette davanti alla umiliazione della sconfitta in modo a volte piuttosto crudo, ma che soprattutto se non ti entra dentro si tende ad abbandonare con la stessa facilità con cui ci si era avvicinati.

Questa riflessione mi nasce perchè troppe volte leggo o sento dire che gli sport di squadra sono migliori degli sport individuali proprio perchè, creando un fenomeno “spogliatoio”, ci si sente un po’ più protetti ed accettati.
Come tutti immaginano nel Braccio di Ferro questo fenomeno non esiste, per cui ci sono persone che arrivano ad un allenamento convinte di essere piuttosto forti… si vedono battere da uno che pesa 25kg in meno………..il trauma nel loro ego che ne deriva fa si che non si faranno più vedere, mi spiace per loro, magari avrebbero avuto un futuro ma il braccio di ferro è fatto così, bisogna avere l’umiltà di imparare e una volontà di ferro, non solo il braccio.

RINGRAZIO DI CUORE….
– Le persone che popolano il mercoledì sera in modo continuativo anche se non sono senior, neppure esordienti e a volte non hanno neppure mai fatto delle gare serie.
– Chi si sbatte una sera la settimana per insegnare quello che sa, per una intera serata, magari a scapito del proprio allenamento
– Le persone umili ma piene di passione che si fanno un’ora di macchina per venirsi ad allenare dopo una giornata di duro lavoro o di studio per la scuola o l’università.
– Uno speciale ringraziamento va anche alle loro ragazze che spesso passano con noi quella serata, magari rompendosi un po’ le scatole e pensando che un paio d’ore di shopping al mare sarebbe stato sicuramente più produttivo.

Nel mio gruppo non troverete mai qualcuno che viene a battervi la mano sulla spalla dicendo falsamente “Dai dalla prossima settimana migliorerai….”, personalmente sono sempre stato realista e credo che per vedere miglioramenti CONSISTENTI ci vogliano anni di duro lavoro…. ma questo è il pensiero di un anzianotto MALATO di questo sport che, proprio per questo motivo, conosce quanto sia difficile rimanere “presenti” quando la voglia tende a calare per tante ragioni più o meno valide…….

GRAZIE AD OGNUNO DI VOI… nel vostro “piccolo” ci state mettendo quello che serve per mantenere quel gruppo che è così difficile da creare nel nostro sport.

Buona Notte a tutti.
Bicio

3 thoughts on “Nuovi e Anzianotti… gruppo

  1. Ti capisco perfettamente Fabrizio…
    Però tanti si avvicinano a questo sport non avendone mai praticato nessun altro prima e quindi non sono sportivi “veri” ed è per questo che mollano con facilità. Tanti pensano che il bdf sia solo un gioco da bar…. NONE!!!! SI TRATTA DI VERO SPORT!!!! Anche negli sports di squadra servono anni per migliorare, solo che se si parla di calcio, l’allenamento è scontato, se si parla di bdf sembra quasi non ci si debba allenare.
    Mantenere un gruppo è faticoso e spesso comporta sacrifici da parte degli “organizzatori” che il più delle volte non portano a nessuna soddisfazione… L’importante è non mollare e pensare che si sta facendo una cosa che piace e la soddisfazione più grande, sarà di vedere anche solo una persona in più che si aggrega al gruppo. Non servono grandi numeri per essere un gruppo di qualità, ma solo la voglia di stare insieme ed imparare con umiltà come in tutte le cose.

  2. Eh si.. vedere che qualcuno si aggrega e poi nei mesi vedere che migliora, anche solo un po’ grazie all’aiuto di tutti è una discreta soddisfazione…. un po’ meno se negli appuntamenti in cui bisognerebbe “fare gruppo” si sgretola mezzo mondo in funzione degli impegni che purtroppo ognuno di noi ha.
    Tento di spiegarmi per non essere frainteso, nel calcio l’allenamento è scontato, c’è un calendario delle competizioni (MOLTO PIU’ FITTO del nostro….) eppure molte persone non si sognano nemmeno di “marinare” una partita……. hanno semplicemente più passione oppure lo sport di squadra trascina di più?? tanto a livelli bassi i calciatori pagano di tasca loro le trasferte come facciamo noi, con l’aggravante che loro lo fanno TUTTI i fine settimana!!
    Non sono invidioso (anche perchè tutti ormai sanno che non cambierei sport neppure sotto tortura) ma mi piacerebbe capire qual è il collante giusto… 😀
    Bicio

  3. Secondo me non si può spiegare o trovare un collante. Io che sono nel “giro” di entrambi gli sports, ti posso dire, che l’unica differenza che realmente ho riscontrato è ilò grado di soddisfazione che si ricava dal calcio o dal bdf. Mi spiego. Farsi 100 km per una gara di bdf e perdere dopo 2 tiri può essere un deterrente. Fare 30 partite a calcio e perderle tutte 30, mal che vada anche se ti sei fatto 3000km totali, hai giocato 2700 minuti, davanti ad un discreto pubblico che per tradizione “ne sa di calcio” (Eheheh!)e quindi ti sei divertito ugualmente.
    Cmq alla base di tutto serve passione, ed è difficile radicare la passione nel bdf, in quanto parliamo di uno sports poco conosciuto in Italia. Io personalmente invidio gli svedesi… Hai visto su Internet? Loro si allenano la domenica tutti insieme, ragazzi e ragazze di tutte le età, alla fine stanno insieme davanti ad una bella grigliata! Li in mezzo ci sono anche Campioni di livello mondiale! Che invidia!

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