IL BRACCIO DI FERRO (e Bràz ad Fèr)
Il Braccio di Ferro è uno sport “da contatto” (quindi paragonabile agli sport da combattimento) che sfrutta le braccia per scaricare la propria forza (principalmente della parte superiore del corpo) sulla mano e conseguentemente sul braccio dell’avversario.
Questo non vuole dire che sia uno sport brutale o da cerebrolesi fisicati.
Ci sono molti sport che pur praticati da autentici “mufloni” fisicati sono espressione di potenza forza, tecnica, tattica, velocità… alcuni di squadra, mi viene in mente il Rugby e altri individuali come per esempio il Sumo o alcuni sport da combattimento o arti marziali.
Dal punto di vista tecnico troviamo molte similitudini con il Sollevamento pesi olimpico, si pensi solo alla esplosività, nonchè alle linee e agli agoli che devono essere perfetti per essere efficaci al 100%.
Il Braccio di ferro
Il Braccio di ferro SPORTIVO al contrario di quello che molti pensano non è uno sport aperto a tutti e che tutti indistintamente potrebbero praticare, non è discriminatorio sotto nessun punto di vista, è praticato sia da maschi che da femmine, con entrambe le braccia e suddividendo gli atleti in classi di età e ognuna in categorie di peso senza dimenticarsi di chi ha delle disabilità divario tipo.
Le classi di età sono fondamentali per suddividere le persone in base alle proprie connotazioni fisiche, e sono le seguenti:
Sub Junior – 12anni o meno
Junior 18 – 18anni o meno
Junior 21 – dai 19 a 21anni
SENIOR – qualsiasi età (la classe principale, la più dura e la più importante)
Masters – 40anni o più
Grand Master – 50anni o più
Senior Grand Master – 60anni o più
Parallelamente esistono classi anche di disabili che possono gareggiare sia in piedi che da seduti
Ognuna di queste classi di età sono suddivise in categorie di peso più o meno numerose.
La classe di età più dura (ovviamente) è la cat. Senior suddivisa in classi di peso che vanno da 55kg a 95kg (a step di 5kg) poi 100kg, 110kg e OVER110kg.
Per quello che riguarda la possibilità di praticarlo, le categorie di peso, età ecc…fanno si che TUTTI possano partecipare o mettersi in gioco, molte persone ad alti livelli hanno scoperto il Braccio di Ferro in tarda età e comunque direi che si difendono bene, questo fa del Braccio di Ferro uno degli sport più longevi.
Un aspetto che tende a preoccupare molte persone sono i potenziali infortuni che uno sport può provocare, ovviamente il Braccio di Ferro non ne è esente ma con le dovute accortezze (che sono fra le prime nozioni che dovrebbero essere insegnate) se ne possono evitare davvero tanti portando l’incidenza degli infortuni sul numero di persone che lo praticano a numeri davvero molto bassi.
Come scritto sopra è uno sport per tutti che in alcuni paesi è praticato anche da ragazzini con meno di 14anni o da persone anziane ben oltre l’età pensionabile.
La preparazione è molto completa solamente se fatta nel modo corretto; è ovvio che se l’avvicinamento ad uno sport è effettuato nel modo sbagliato si rischia sempre la propria salute quindi il braccio di ferro in questo non è differente dagli sport ben più conosciuti.
Il motivo per cui questo sport diventa una malattia…in parte è il clima che si respira.
Nonostante al tavolo ci sia la rivalità tipica di uno sport da contatto, fra gli atleti c’è sempre ASSOLUTO RISPETTO che viene mostrato ad ogni match con una stretta di mano ma che trasforma questa “cattiveria agonistica” in un clima gioviale e molto spesso in amicizia fuori dal tavolo.
Senza dilungarsi sulle tecniche o sulle regole che probabilmente non interessano (almeno per ora) chi legge per la prima volta di questo sport, sarebbe meglio concentrarsi sui 3 pilastri di base che sostengono questo sport.
FORZA (la fôrza)
Come già scritto il BDF è uno sport di FORZA, è meglio essere chiari fin da subito, una predisposizione alla forza, una genetica che agevola lo sviluppo della forza, un lavoro duro o un background in sport di forza sono sicuramente un buonissimo lasciapassare per avere risultati fin da subito.
Per forza nel nostro sport non intendiamo solamente la capacità di applicare una forza contro una resistenza ma l’insieme delle forze coinvolte nel gesto del braccio di ferro.
Partendo dalla forza esplosiva, vera protagonista del gesto atletico, arriviamo alla forza isometrica che viene utilizzata in molti segmenti articolari per applicare a dovere la tecnica voluta.
Da queste semplici indicazioni è semplice capire che uno sport come il braccio di ferro è una vera espressione di forza senza la quale non si può pensare di arrivare ad alti livelli.
TECNICA (e màng)
L’aspetto tecnico è forse quello più sottovalutato.
A prima vista gli incontri di braccio di ferro sono una mera sfida fra 2 braccia e il più forte vince.
NIENTE DI PIU’ FALSO. Il regolamento permette, dopo la partenza, movimenti di vario tipo, si può usare il corpo e il polso può essere piegato per sfruttare le proprie doti, di forza, genetiche (mani grosse, leve lunghe ecc..) e tecniche ovvero scegliere il modo più efficace in riferimento al mio avversario per vincere il match nel minor tempo possibile risparmiando energie per il match successivo.
In un match ci sono tante sfumature intangibili anche se si è dall’altra parte del tavolo, figuriamoci da spettatore senza un occhio allenato ed esperto.
Queste piccole attenzioni squisitamente tecniche e tattiche in alcuni casi sono ciò che rende così particolare questo sport, ciò che rende possibile che una persona mediamente forte venga spazzata via da un armwrestler con un minimo di esperienza ma decisamente più debole o molto più leggero.
Il Braccio di Ferro per questi motivi è uno sport più “fine” di quello che si pensa e l’unico modo per capirlo davvero è appoggiare il gomito sul tavolo di un Club.
I cosiddetti segreti che poi tanto segreti non sono li si può imparare SOLAMENTE allenandosi con persone competenti e preparate, dimenticate i video, dimenticate ciò che pensavate di sapere, nella stragrande maggioranza dei casi ciò che si crede di sapere e gli schemi motori acquisiti in passato sono gli i più grandi limiti tecnici.
Un aspetto tecnico ma ancora più etereo è la parte psicologica.
Durante un match come subito prima o subito dopo l’approccio mentale è FONDAMENTALE per potere capire come avere la meglio sull’avversario.
Potrebbe non essere molto evidente ma c’è una componente enorme di tecnica, tattica e lavoro mentale per eccellere.
ALLENAMENTO (fès e cul)
Come in tutti gli sport esistono allenamenti generici che servono per la muscolazione e il miglioramento fisico dell’atleta in generale e allenamenti specifici che servono per migliorare carenze fisiche su distretti muscolari non interessati negli allenamenti generici.
Per chiarezza gli allenamenti generici sono quelli che interessano i grandi distretti muscolari e tutti quelli più conosciuti allenabili al 99% in palestra con manubri, bilancieri, sbarra per trazioni (i nostri preferiti) e/o macchine istoniche.
Tutto quello che riguarda la presa, la forza del polso (concentrica o isometrica), pronazione e supinazione, esercizi di trazione con l’ausilio di particolari accessori, esercizi complementari come quelli degli estensori, includendo anche tutte le routine di allenamento al tavolo; ecco tutto questo e molto …molto di più ricade negli allenamenti specifici.
Quando si inizia un percorso per diventare forti a braccio di ferro, si sa da dove si andrà a finire.
Il Braccio di Ferro è tanto antico quanto scientificamente poco studiato, per cui ad oggi non esiste un percorso formativo uguale per tutti, ognuno di voi può trarre giovamento da allenamenti completamente differenti come esecuzione e come concetto.
È il bello e il brutto della nostra disciplina, strade differenti e “scuole” differenti possono portare gli atleti a livelli molto alti ma ciò che è sicuro è che serve una dedizione totale agli allenamenti.
Forza e Tecnica possono migliorare solamente se ci si dedica ad un allenamento generico e specifico.